Da quando ho iniziato a sentire parlare di tintura ho capito che il “capitolo indaco” è la prova del 9 di ogni tintore. Nei corsi si presenta sempre come un colore magico e pochi lo insegnano con destrezza. In compenso tra libri sul tema e kit c’è n’è per tutti i gusti e così ho iniziato a provare. Ho provato comprando soda caustica e spectralite per scioglierlo a pH basico e togliere l’ossigeno,
- temperatura 50°C
- Aggiungo spectralite
- sotto è verde giallo
- Tiro fuori la matassa dopo 5 minuti
- diventa blu
- dopo aver estratto la matassa
Ho provato anche con il metodo 1-2-3 di garcia..ma non ho sciolto bene la polvere e così ho avuto una matassa tinta male.però ha fatto il fiore
- sciolgo la polvere in acqua calda
- la metto a bagno maria e aggiungo calce e fruttosio 50°C
- la soluzione stock
- Dopo 30minuti
- Dopo 1 ora
Poi ho seminato il guado comprato da Terre blu e ho provato sia con il metodo chimico che con il metodo naturale.
- circa 1,5 kg
- scaldo fino a 80°c e poi raffreddo velocemnte.Spremo le foglie e tengo il succo
- Dopo l’aggiunta di soda c’è il cambio del colore
- Frullo e inizia a fare una gran schiuma che diventa sempre più blu
- Metto a bagno maria e scaldo fino a 50°C.Aggiungo spectralite
- Non vedo il fiore…non ho il PHmetro, provo lo stesso
- Cotone giallo e bianco tinti
- foglie macerate in acqua calda per una notte
- Il giorno dopo le spremo e tengo il succo
- Aggiungo liscivia
- preparazione del tino
- Risultato della tintura dopo 3 immersioni
Ho provato anche l’indaco indiano acquistato su etsy. Penso che il metodo più semplice sia quello chimico ma il laboratorio si riempe di un odoraccio!! Con fruttosio e calce/miele e liscivia c’è un gran deposito sul fondo ma non c’è odore. Partendo da polvere si ha un colore decisamente più intenso che dalle foglie di guado.Sintomo che c’è poco pigmento per foglia e bisogna raccogliere dei gran kg di vegetale.In questo momento ho ancora del succo con liscivia e sto guardando se si deposita sul fondo la polvere..è mooolto sporco,chissà..